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In Svizzera
il conclave dei potenti
L'annuale
riunione a porte chiuse del gruppo Bilderberg si terrà dal 9 al 12 a
St.Moritz
Tratto
da Peace Reporter http://it.peacereporter.net/articolo/28517/In+Svizzera+il+conclave+dei+potenti
Si terrà dal 9 al 12 giugno a St.Moritz, in Svizzera, la riunione
del gruppo Bilderberg, il conclave che ogni anno, dal 1954, raccoglie l'élite
economica, politica e militare occidentale per discutere a porte chiuse,
nella massima riservatezza, dei principali problemi globali del momento
e delle politiche da promuovere nelle sedi internazionali ufficiali (Ue,
Fmi, G8, G20, ecc).
Finora non sono filtrate indiscrezioni sui temi
dell'incontro, che dovrebbe essere ospitato al Grand Hotel Kempinski
(foto a lato) o all'Hotel Suvretta House (foto in basso).
Ma, visti gli ordini del giorno dei passati meeting, è facile
immaginare che si parlerà di guerra in Libia e di rivoluzione in Siria,
di Afghanistan e Pakistan, di crisi economica e prezzo del petrolio e,
se non sarà già stata decisa, della successione di Strauss-Kahn alla
guida del Fondo monetario internazionale.
I Giovani socialisti grigionesi hanno già
presentato alle autorità cantonali la richiesta di tenere una
manifestazione anti-Bilderberg l'11 giugno a St. Moritz, all'insegna
dello slogan 'L'essere umano prima del mercato - Osare più
democrazia". Ma, viste le rigidissime misure di sicurezza
solitamente adottate in occasione di questi summit, è difficile che la
protesta verrà autorizzata.
A parte questo, l'unica voce critica alzatasi contro il
summit globalista è quella di Dominique Baettig, parlamentare
della destra nazionalista dell'Udc-Svp (quella delle campagne
xenofobe contro i minareti e contro gli immigrati italiani), lo stesso
personaggio che a febbraio costrinse Bush ad annullare la sua visita in
Svizzera dopo aver chiesto al governo elvetico di arrestare l'ex
presidente Usa per crimini di guerra.
Baettig ha scritto una lettera
al Dipartimento federale di giustizia e polizia, stigmatizzando
anche stavolta il fatto che diversi partecipanti all'incontro - dallo
stesso George Bush, al suo ex vice Dick Cheney all'inossidabile Henry
Kissinger - sono responsabili di crimini di guerra e contro l'umanità,
e denunciando quelli che, a suo dire, sono gli obiettivi dell'élite
riunita dal Bilderberg.
''Questo discreto ma influente gruppo promuove un
modello sociale ultraliberista con una moneta unica mondiale e l'Fmi
come tesoriere'' - scrive Baettig - ''gioca con le paure globalizzate,
manipolando i mass media controllati, per imporre terapie d'urto
dagli effetti sociali devastanti'' che ''favoriscono l'indebitamento
degli Stati nei confronti delle banche''.
''Privatizzano eserciti e polizie, pianificano azioni contro Stati
sovrani'' e ''programmano la fine della democrazia, con lo
spostamento del potere dagli Stati a istituzioni sovranazionali non
elette''.
Se queste innegabili tendenze globali siano o meno
frutto di decisioni prese a tavolino durante gli incontri del Bilderberg
lo sa solo chi vi prende parte. Da quando questa organizzazione privata,
lo scorso anno, ha deciso di uscire dall'ombra con la pubblicazione
di un sito
web ufficiale si conoscono i nomi dei partecipanti* e gli
ordini del giorno, ma non le decisioni prese: quelle rimangono coperte
dal massimo riserbo.
* Le personalità italiane che, secondo le liste
ufficiali, hanno partecipato agli ultimi incontri del Bilderberg sono
Mario Draghi, Romano Prodi, Mario Monti, Paolo Scaroni, Tommaso
Padoa-Schioppa (morto ma è sempre stato presente), John Elkann, Franco Bernabè, Domenico Siniscalco,
Fulvio Conti e Gianfelice Rocca.
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