Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
L’ombra del
Bilderberg. Breve intervista a Daniel Estulin
Di Paolo
Bracalini, ilgiornale.it
L'inconveniente Putin, la Spagna sacrificata, la svalutazione del dollaro, Lilli Gruber.
Roma - «Monti? È
Goldman Sachs » risponde in automatico Daniel Estulin,
scrittore-investigatore russo (ma vive in Spagna) che col suo Il Club
Bilderberg la storia segreta dei padroni del mondo si candida alla palma
di maggior cospirazionista del pianeta.
Se è un folle, le sue follie interessano parecchia gente: più di tre
milioni di copie vendute in 81 paesi e 50 lingue diverse. Intervistarlo
equivale ad entrare in un thriller ( ne stanno facendo un film) che ha
per protagonisti banchieri, squali della finanza, magnati
dell’industria, politici, lobby e logge segrete.
Dentro questo plot, c’è pure Mario Monti, membro delle annuali riunioni
del Bilderberg: «Monti è la perfetta esemplificazione del concetto di
Compagnia unica mondiale (One World company Ltd, ndr) teorizzata da
Lehman Brothers per il vertice Bilderberg del 1968».
E che sarebbe?
«L’idea che gli Stati nazione siano superati, e che la grande
finanza, che già controlla l’industria attraverso le banche, debba
prendere il posto delle nazioni. È quel che è successo».
E il nostro
premier Monti?
«È il custode degli interessi dell’oligarchia finanziaria, non eletto
da nessuno».
Lei è un
complottista.
«Il gruppo Bilderberg non è una teoria cospirazionista, non è una
società segreta. È una realtà, lo strumento con cui le oligarchie
finanziarie, le élite di Usa e Europa, riescono a imporre le loro
politiche ai governi».
Il gruppo
Bilderberg si è riunito due settimane fa in Virginia: cos’avrebbero
deciso?
«Hanno discusso del problema Russia, o meglio di Putin, che sta
diventando un grande inconveniente per loro. Un membro europeo del
Bilderberg ha ammesso che “Putin è di gran lunga il più formidabile
avversario per i nostri piani”».
Perché?
«Bilderberg è particolarmente preoccupato per il gasdotto South
Stream, che potrebbe risultare vincente rispetto a quello Ue Usa
“Nabucco”. Ma la maggiore preoccupazione è il tentativo di Putin di
integrare l’Asia in un blocco sotto la sua leadership , e poi l’intesa
con l’Iran. Insieme controllerebbero il 50% del gas mondiale. Perciò il
Bilderberg continua a finanziare il “Fronte civile unito” di Kasparov
contro Putin».
Hanno parlato
anche della crisi in Europa.
«Hanno deciso che la Spagna verrà sacrificata sull’altare della
finanza. Il sistema bancario spagnolo è al collasso, la Santander ha un
debito di 800 miliardi, e il Bilderberg lo sa. Il prestito di 100
miliardi è il primo passo verso la piena proprietà del Paese da parte
della finanza mondiale. La Spagna non esiste più».
E l’Italia sì?
«L’Italia non è la Spagna, non ha bolle immobiliari, ha poco debito
privato e ha un sistema creditizio solido, con 750 anni di storia. E
soprattutto alcune delle sue grandi imprese formano una parte importante
del Bilderberg Group».
Secondo le sue
fonti avrebbero deciso le sorti del dollaro.
«Una delle principali conclusioni del meeting 2012 è che gli Usa
dovranno svalutare il dollaro rispetto allo yuan per ridurre il debito
degli Usa».
Ma almeno lei ha
capito cosa ci facesse Lilli Gruber al Bilderberg?
«È una giornalista con molte entrature tra la “money people”. E
lavorando in una tv importante ha accesso a un larga audience . E questo
interessa il Bilderberg».
Paolo Bracalini
Fonte: www.ilgiornale.it/
Link:
http://www.ilgiornale.it/interni/ombra_bilderberg_profmonti_fa_solo_interessidel_club_poteri_forti_globali/crisi_economica-bilderberg-mario_monti/18-06-2012/articolo-id=593059-page=0-comments=1