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Massoneria,
politica e criminalità.
L’importanza dell’inchiesta di De Magistris, e la dimenticata
inchiesta Cordova
Prof. Paolo
Franceschetti
Premessa.
L’inchiesta portata avanti da De Magistris probabilmente tocca quello
che a nostro parere è il problema più grosso del nostro stato, da
decenni: i rapporti tra criminalità organizzata, politica e finanza.
Pochi si ricordano dell’inchiesta che nel 1992 Cordova fece sulla
massoneria calabrese. E pochi hanno notato le similitudini con
l’attuale inchiesta di De Magistris. Vale la pena di ricordarle. Prima
però segnaliamo che oggi tutte queste inchieste – ma molto altro
ancora - sono raccontate in un libro, Fratelli d’Italia, di Ferruccio
Pinotti. Il libro è grande, 800 pagine circa. E’ ben documentato, e
contiene anche interviste ad alcuni Gran maestri di diversi Riti. Ma da
esso è possibile ricavare alcuni punti fermi che possono essere oggetto
di approfondimento.
Analizzare il sistema massonico, e capire tutte le implicazioni che
comporta questa istituzione, le interferenza con la società, con la
giustizia, ecc., è una cosa impossibile da fare nelle poche righe di un
articolo di un blog. Sarebbe un po’ come voler spiegare il
funzionamento del mondo in poche righe. Il nostro scopo quindi è solo
fornire alcuni spunti di riflessione per permettere poi un ulteriore
approfondimento a chi lo vorrà fare, rimandando ad altri libri o testi.
Evidenziando, in particolare, quei punti che vengono di solito
trascurati quando si parla di massoneria, che sono importanti per capire
realmente il sistema nel suo insieme.
Alcuni dati.
In massoneria sono iscritte in Italia circa 50.000
persone, tra iscritti ufficiali e non ufficiali (c.d. all’orecchio
perché il loro nome non compare nelle liste ufficiali). Questo numero
immenso di persone è costituito prevalentemente da militari,
imprenditori, professionisti, docenti universitari, politici. In altre
parole buona parte dell’inteligencia italiana e delle persone che
ricoprono incarichi di potere.
Tra questi ricordiamo come legati direttamente o indirettamente alla
massoneria, Cossiga, Andreotti, Prodi, Berlusconi, De Benedetti, molti
componenti legati alla famiglia Agnelli, Vittorio Valletta (dirigente
Fiat per molti anni, l’uomo che ha portato la nostra fabbrica al
successo degli anni d’oro), i governatori della Banca d’Italia
Fazio, Ciampi, Carli, l’ex presidente di Mediobanca Cuccia, l’ex
presidente del senato Marcello Pera, ma anche molti cardinali, vescovi,
il Preside della facoltà di beni culturali di Bologna Panaino, ecc…
In particolare il mondo bancario, finanziario e
imprenditoriale ha legami fortissimi con la massoneria. Oltre ai già
citati Agnelli, De Benedetti, e molti presidenti della Banca d’Italia,
troviamo Volpi, Joel, Toeplitz, Stringher, Caltagirone, De Bustis (che
apparterrebbe agli illuminati, secondo il libro di Pinotti), secondo
alcune voci Consorte, Fiorani e tanti altri.
D’altronde, per capire i buoni rapporti tra massoneria e cariche
ufficiali dello stato, basti pensare che Prodi alla riunione di apertura
del GOI (Grande oriente d’Italia) ha mandato un messaggio di augurio e
benvenuto, di cui vale la pena riportare il testo: “La
repubblica e il Governo vi salutano,
Mentre l’ex Presidente della Corte Costituzionale e della
RAI Baldassarre ha presenziato di recente ad una riunione del GOI,
intervenendo sul tema della tripartizione dei poteri dello stato.
In altre parole: i legami tra alte cariche dello stato e massoneria sono
fortissimi ed indiscussi. Sono poco pubblicizzati e poco dichiarati,
questo si. Ma sono ufficiali.
Nulla di strano in ciò. Basti ricordare che il primo parlamento
dell’Italia unita era composta in gran parte da massoni come Crispi,
Depretis, Zanardelli.
Ogni tanto poi spuntano collegamenti con la massoneria
deviata, addirittura da personaggi insospettabili. Pannella infatti tentò
di candidare nelle sue liste nientemeno che Licio Gelli, il capo della
famigerata P2 al fine, si presume, di fargli avere l’immunità
parlamentare. Ma la sua spiegazione ufficiale fu che lo candidava perché
in cambio Gelli prometteva di rivelargli i suoi segreti. Una spiegazione
delirante, che Pannella dette addirittura in commissione parlamentare.
Ma che dimostra come il potere politico vada a braccetto in tranquillità
con personaggi che hanno cospirato contro lo stato, e commissionato
delitti di ogni tipo, stragi comprese, fino a portarli dentro al
parlamento.
La massoneria
come istituzione mondiale.
La massoneria è un fenomeno mondiale, organizzato cioè
su scala mondiale. Il vertice del Grande Oriente, in tutto il mondo, si
trova nella corona inglese. Sono appartenuti alla massoneria quasi tutti
i Presidenti degli Stati Uniti, e personaggi come Gheddafi e Arafat,
presidenti Francesi, Re Del Belgio, di Olanda, e via discorrendo.
Ovverosia i vertici del mondo.
E’ una creazione della massoneria – come, perché, e in che misura,
sarebbe un problema tutto da studiare e approfondire – l’ONU, ma
anche
Fu una creazione massonica il cosiddetto gruppo Bilderberg,
e lo fu anche la cosiddetta commissione Trilaterale.
Per capire il problema che potenzialmente può crearsi, in virtù di
questa fratellanza tra esponenti di spicco di ogni parte del mondo, si
cita spesso l’episodio del Britannia, del 1992; in quell’anno, sul
Piroscafo Britannia, della Corona inglese, si riunirono alcuni vertici
della finanza e della politica mondiale, tra cui Draghi e Prodi e si
decise che sarebbero state privatizzate alcune aziende italiane.
Passarono in mani straniere dopo questa riunione
Si spiega probabilmente così – in virtù del legame
massonico mondiale - la presenza della Banca d’Inghilterra (i cui
vertici sono nominati dalla Corona Inglese) nella BCE con il 17 per
cento delle quote (nonostante non sia un paese dell’area Euro); e si
spiega così perché molte banche italiane effettuano investimenti
ingenti in azioni di Chase Manhattan Bank, Barclayrd, Morgan Stanley,
ecc., tutte legate direttamente o indirettamente alla Corona Inglese per
mezzo di un complicato gioco di scatole cinesi, creando dei conflitti di
interessi spaventosi.
La massoneria ha diverse sfaccettature. Esistono migliaia e migliaia di
logge, e decine di istituzioni massoniche o paramassoniche (organizzate
cioè come la massoneria, senza potersi chiamare ufficialmente con
questo nome). Abbiamo il Grande Oriente, la più diffusa a livello
mondiale. Poi abbiamo i Rosacroce, I cavalieri di Malta, i Templari,
l’Opus Dei e chissà quante altre magari sconosciute. Tutte queste
istituzioni sono caratterizzate dal segreto per quanto riguarda il loro
funzionamento interno, e dal fatto di trasformarsi, spesso, in veri e
propri comitati di affari, anche illeciti.
Queste istituzioni sono diverse tra di loro, e talvolta
sono in conflitto. Ma molto spesso collaborano e cooperano. Basti
ricordare che Gelli apparteneva contemporaneamente alla P2, che
tecnicamente era una loggia del Grande Oriente, ma era iscritto anche ai
Cavalieri Di Malta e ai Templari, per sua stessa ammissione.
Le logge
massoniche coperte.
In teoria la massoneria è un istituzione in cui si
entra per fare un percorso iniziatico di conoscenza e approfondimento
dei temi principali dell’esistenza. Questo è senz’altro vero per
alcuni o molti dei suoi iscritti e per numerose logge.
In teoria poi la lista degli iscritti dovrebbe essere pubblica, essendo
vietate dal nostro ordinamento le associazioni segrete.
Ma in realtà esiste il fenomeno delle logge massoniche
coperte, o segrete, dove si iscrivono uomini politici che non vogliono
rivelare la loro appartenenza alla massoneria; e a queste logge si
affiliano anche boss mafiosi come Inzerillo, Bontate, Riina, Bagarella,
Lo Piccolo, Mandalari (il commercialista di Riina) che certamente non
entrano in questa istituzione per una sete di conoscenza e
approfondimento della ricerca interiore.
La ragione dell’esistenza delle logge coperte la spiega il Gran
Maestro Di Bernardo, a pag. 396 del libro: “Le logge coperte sono sempre esistite. La loro funzione era quella di
salvaguardare persone di particolare importanza istituzionale, politica
e finanziaria, proteggendole da pressioni indebite da parte di altri
fratelli”.
Le logge massoniche coperte insomma sono il collante tra criminalità
organizzata, politica, finanza e imprenditoria (non a caso i più grandi
scandali finanziari italiani hanno visto come protagonisti dei massoni).
E le logge massoniche coperte sono il motivo, o comunque uno dei motivi,
dell’espansione della criminalità organizzata mafiosa nelle regioni
del centro e del nord.
Un esempio chiarirà meglio la questione. Se un capo
camorra deve costruire un grosso immobile al nord, qualora sia affiliato
alla massoneria, chiederà aiuto ai “fratelli” del nord. Che, per il
solo motivo di avere davanti un fratello, lo aiuteranno in questa
impresa. Se deve riciclare denaro sporco, sono ancora una volta le
collusioni con un banchiere massone che consentiranno questo
riciclaggio. E il legame massonico è la spiegazione dell’espansione
della mafia negli stati dell’Unione Europea. Considerando che la
massoneria è una fratellanza “mondiale” non sarà difficile per un
mafioso trovare appoggi in Russia, in America, o alle Cayman.
Così come non è difficile, per massoni appartenenti alle varie mafie,
entrare in collegamento tra loro e stringere patti di alleanza; di qui
nascono i patti di alleanza tra mafia, ‘ndrangheta e camorra.
Ecco il motivo per cui quando un magistrato inizia ad indagare sulle
cosiddette logge massoniche coperte viene regolarmente silurato,
fisicamente e/o lavorativamente.
Il problema
centrale della massoneria. Il giuramento massonico.
Ora, qui sta il nodo centrale del problema massoneria, tra
gli iscritti alla massoneria esiste un giuramento di fedeltà che li
porta ad aiutarsi l’un l’altro.
Questo è il nodo cruciale del problema massonico: è possibile che un
pubblico ufficiale o un funzionario statale siano servitori dello stato
ma, contemporaneamente, prestino fedeltà ad un’istituzione non
statale?
Il tema, ovviamente, è tutto da approfondire, perché ovviamente i più
alti esponenti della massoneria negano che il loro giuramento di fedeltà
prevalga sulle leggi dello stato. Ma, francamente, quando in una loggia
coperta operano mafiosi, esponenti dei servizi segreti, imprenditori, e
politici, c’è perlomeno da dubitare di queste affermazioni di lealtà
allo stato.
Occorre inoltre tenere presente una cosa che pochi sanno;
all’interno la massoneria ha i propri tribunali, organizzati in tre
gradi proprio come avviene nell’ordinamento giudiziario italiano.
La massoneria si configura quindi come un vero stato nello stato.
Potremmo dire uno stato al di sopra dello stato. O perlomeno, per usare
le parole della 32 Commissione parlamentare antimafia, “le
logge coperte … sono in grado di determinare gravi interferenze
nell’esercizio di funzioni pubbliche”.
Ecco il motivo dell’allarme che suscita la possibilità che un
presidente del Consiglio possa appartenere ad una loggia coperta di San
Marino o comunque avere interessi ad essa legati.
Ecco la potenziale bomba che potrebbe scoppiare se l’inchiesta di De
Magistris, nei suoi contenuti, fosse portata alla luce. Ed ecco perché
il clamore mediatico si preferisce dirottarlo sul problema del suo
“presenzialismo” in TV, per stornare l’opinione pubblica da un
problema immenso, che coinvolge il problema dei rapporti tra politica e
criminalità organizzata.
Il legame della
massoneria con i servizi segreti
C’è un dato importante poi che non bisogna
trascurare: i servizi segreti sono quasi sempre stati diretti da
appartenenti alla massoneria, con tutte le conseguenze del caso. E’
documentalmente accertato che furono diretti per quasi 30 anni da
appartenenti alla massoneria, oggi non si sa poiché mancano elenchi di
iscritti recenti. Ma non a caso è coinvolto nell’inchiesta di De
Magistris l'odierno capo della sezione calabrese del Sismi, oltre a vari
politici.
Per qualche decennio i servizi segreti non rispondevano, insomma, al
Governo, ma a Gelli. Ed è probabilmente per questo – per la presenza
dei servizi segreti deviati - che in tutti i fatti giudiziari più gravi
di questi ultimi anni, quando erano presenti i servizi segreti, i
testimoni sono morti in modo misterioso e sempre con le stesse tecniche
(suicidi in ginocchio; incidenti stradali; infarti improvvisi). Diciamo
“probabilmente” perché il dubbio è sempre un obbligo, quando si
tenta di ricostruire un sistema di potere senza avere prove documentali
certe (cosa peraltro estremamente facile quando chi deve indagare è
legato a quel gruppo di potere e per non tradire il giuramento fatto non
indaga). Tuttavia è un fatto che nei principali episodi stragisti
dell’Italia di questi ultimi decenni (solo per far qualche esempio:
Italicus, Ustica, Moby Prince, Piazza Fontana; Strage di Bologna; strage
di Via D’Amelio e strage di Capaci) i servizi segreti deviati erano
sempre coinvolti in vario modo; e i testimoni sono sempre morti nello
stesso identico modo: con una tecnica che oltre ad essere sempre uguale,
è indizio dell’intervento di persone che adottano tecniche
sofisticate (ecco il significato dell’espressione “menti
raffinatissime” usata da Falcone riguardo al suo attentato
all’Addaura). Ciò indica che probabilmente c’è un filo conduttore
tra tutte queste stragi. E questo filo conduttore probabilmente lo si
troverebbe nello logge massoniche deviate.
Conclusioni.
In conclusione: le logge massoniche coperte sono il collante che lega
tra di loro criminalità, finanza e politica. Il giuramento massonico, e
i vari legami che in queste sedi si creano, sono la spiegazione
dell’espansione della criminalità organizzata in tutti i campi della
vita sociale e politica. Ai vertici della finanza, della politica,
dell’imprenditoria, ci sono molto spesso persone legate, direttamente
o indirettamente alla massoneria. E i servizi segreti deviati sono
stati, da sempre, il braccio armato della massoneria deviata.
Ma su queste logge è impossibile indagare, perché,
appunto, chi tocca questi fili muore, o viene delegittimato.
Per questo motivo è importante seguire da vicino, per tutti noi che ci
occupiamo di queste vicende, le vicende di De Magistris, Woodcock e
Forleo. Perché, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno toccato i
vertici del potere. Hanno toccato cioè quel filo sottile che lega
politica e criminalità, ove risiede la spiegazione della maggior parte
dei disastri che affliggono il nostro paese da decenni.
Approfondimenti.
Gli interrogativi suscitati dal fenomeno massonico sono molti e
andrebbero approfonditi ben oltre quello che è lo spazio di un blog
come questo.
Segnaliamo alcune domande e spunti di riflessione.
- In che rapporto sono le logge coperte con quelle
ufficiali? Le logge ufficiali dichiarano spesso l’illegittimità e la
criminalità di queste logge coperte. Ma al di là delle posizioni
ufficiali, i singoli iscritti in che rapporti sono tra loro? E i
tribunali massonici, valgono anche per le logge coperte, oppure solo per
quelle ufficiali? In altre parole: le logge coperte in che misura
partecipano alle atività e sono collegate con le logge ufficiali?
- Dall’essere iscritti in massoneria derivano spesso le
proprie fortune e i propri legami; come si comporta allora un
funzionario dello stato quando si troverà a dover scegliere tra far
prevalere il giuramento di fedeltà allo stato e quello alla massoneria?
Cioè quando si troverà a dover scegliere tra il violare la legge, o
perdere d’un colpo la fortuna che gli è arrivata attraverso i canali
massonici?
- Il giuramento massonico è compatibile con il giuramento
che un servitore dello stato fa, nei confronti dello stato stesso?
- In che misura l’appartenenza alla massoneria di alte
cariche dello stato, è in grado di interferire nelle corrette relazioni
tra stati? Questo tema vede un vivace dibattito tra teorici del
complotto, che vedono la massoneria come un’organizzazione
sovranazionale che decide spesso le sorti dell’umanità; e coloro che
negano l’esistenza di questo complotto, di queste collusioni tra alti
vertici delle istituzioni. Eppure queste collusioni possono essere
intraviste.
Riportiamo le parole di Di Bernardo, Gran Maestro degli
Illuminati: “Le concordanze ci sono sempre al vertice. A un certo
livello ci sono sempre state, segretamente. Quando si parla di questo
filo segreto si parla di un dialogo sottile, profondo, che esiste tra
persone di qualità. Sono queste convergenze a evitare – in caso di
crisi o conflitti – i danni maggiori le situazioni irreparabili E’
chiaro che, alla base della piramide, troviamo il prete e il massone che
si comportano come Don Camillo e Peppone. Ma i vertici, poiché sono
vertici illuminati, si toccano sempre. Questo vale per tutto. E io
ritengo che siano non solo fortunati, ma beati, coloro che – sia pure
per un singolo istante della loro vita - possono vedere queste
connessioni ideali tra i vertici”.
Bibliografia essenziale
Pochi avevano fatto un’indagine accurata su questo
fenomeno, ma oggi è stato fatto da Ferruccio Pinotti, Fratelli
D’Italia, BUR.
I molti, giovani e non, che della massoneria sanno poco o nulla possono
vedere anche la voce corrispondente su Wikipedia.
Per approfondire il problema della massoneria però si può leggere:
- Trame atlantiche, storia della loggia massonica P2 di Flamini, Kaos edizioni
-
Arcuri,
Sragione di stato, BUR.
E’ utile leggere libri scritti da Massoni e diretti a
Massoni.
- Il libro nero della Framassoneria, di Serge Raynaud de
- Statuti generali della società dei liberi muratori. Si
trova in vendita in alcune librerie esoteriche, o su Internet, inserendo
su Google il titolo.
Ricordiamo poi le inchieste più importanti riguardanti la
massoneria:
quella sulla Loggia P2 (su cui si possono trovare molti libri e atti
parlamentari)
Loggia Camea. Ne parla Arcuri nel libro “Sragione di Stato”, BUR.
Loggia Scontrino, scoperta a Trapani.
Inchiesta De Magistris e Inchiesta Woodcock, attualmente in corso.
Da leggere anche il Libro nero della finanza internazionale, edizioni
Nuovi Mondi Media, di Robert Denis e Backes Ernest