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Lo
scozzesismo massonico
Tratto da
libro “mondialismo e trilaterale”,
Orio Nardi 1980
1.
Esso si collega alle origini dell'Ordine Reale di Scozia creato dal re ROBERT
BRUCE verso il 1314 con il gruppo dei Cavalieri Templari scampati ai
massacri di Filippo il Bello, quando il loro gran maestro Jacques
de Molay fu messo al rogo.
Nel secolo XIV l'élite dell’oligarchia britannica si
raccolse nel VENERABILISSIMO ORDINE DI S. GIOVANNI DI GERUSALEMME, ramo
britannico dell'antico Ordine dei Cavalieri di Malta, fondato nel
Nel 1717 la massoneria si ristrutturava a Londra su nuove basi e si
diffondeva in Europa soprattutto nell'imminenza della Rivoluzione
francese. Alla loggia madre d’Inghilterra erano stati iniziati
Voltaire e gli illuministi che confluirono nell'Enciclopedismo. Anche
gli Stati Uniti d'America nascevano all’insegna degli ideali
massonici.
2. LORD PALMERSTON
e il suo ministro degli Esteri J.
Russel erano imparentati con l'antica discendenza del re Robert
Bruce, conte di Elgin, attraverso una serie di matrimoni che li tenevano
legati al ramo più potente dell'Ordine di S. Giovanni. I suoi rapporti
con il Rito Scozzese della massoneria erano quindi un'esigenza di
famiglia, ed egli se ne servì ampiamente per le sue mire di
imperialismo politico non meno che per l'espansionismo commerciale.
Lord Palmerston come primo ministro della Regina Vittoria d'Inghilterra
e gran maestro del Rito Scozzese sapeva di poter contare su una forza
politica di primo ordine appoggiandosi all'organizzazione massonica, e
impegnò, MAZZINI, KOSSUTH e LEDRU ROLLIN nella sollevazione dell'Europa coi moti rivoluzionari
del 1848. Emanazioni massoniche furono
Sulla stessa linea rivoluzionaria l'ebreo BENJAMIN
DISRAELI, sfuggito alla prigione per i debiti in grazia dell’aiuto
dei Rothschild, lanciava in Inghilterra i Giovani Inglesi. In Russia l'ebreo ALEXANDER HERZEN dava vita a una organizzazione analoga che sarebbe
stata in seguito capeggiata da MICHAIL
BAKUNIN. In Cina il governo inglese poteva contare
sull'organizzazione segreta della Triade, che controllava il traffico
della droga.
3. Per avvalersi dell'apporto indispensabile della finanza
ebraica, Lord Palmerston fondò l'Ordine
di Sion, mantenuto finanziariamente coi contributi delle famiglie
dell'aristocrazia sionista, le quali avevano stretti, rapporti con
l’oligarchia britannica fin dai tempi della fondazione della Banca
d'Inghilterra.
L'Ordine di Sion era controllato dalla Commissione
Britannica dei Deputati, fondata fin dal 1763. Gli ebrei MOSES
MONTEFIORE, (L’«ebreo
favorito della Regina Vittoria»), BENJAMIN
DISRAELI (che sarebbe poi diventato primo ministro inglese) e i ROTHSCHILD
si accordarono a interferire nella politica americana, e nel 1843
fondarono il B'nai Brith,
gran loggia del Rito Scozzese per gli ebrei residenti negli Stati Uniti.
Il B'nai Brith ebbe quartiere generale al n. 456 di Grand Street a
Manhattan, nella casa di Joseph
Seligman, commerciante di tessuti. Seligman è un nome che si
incontra ancora a Wall Street con quello dei sionisti contemporanei Belmont,
Loeb, Schiff e Lazard.
Dall'Ordine di Sion si diramarono altre connessioni assai utili per la
politica britannica, come i BRONFMAN,
ebrei rumeni che si trasferirono in America al tempo della rivoluzione
del 1887, dando origine a un'organizzazione che avrebbe avuto grande
incidenza nel traffico della droga.
4. Disraeli e Montefiore diedero origine in Francia all'Alliance
Israélite Universelle, che agiva in collaborazione con l’Ordine
di Sion. Entrambe le formazioni furono dirette da ADOLPHE
CREMIEUX.
A queste organizzazioni viene addebitato l'assassinio del presidente
americano Abramo Lincoln (Kd
35s), quale operazione politica di Palmerston intesa a indebolire
l'opposizione americana al dominio inglese. Gli interessi dei grossi
commercianti di allora erano legati al traffico dei tessuti, che dava
lavoro a Liverpool con quelle aberrazioni che divennero famose per lo
sfruttamento delle donne e dei bambini, e al traffico della droga,
operazione chiave di tutta l'economia inglese ai tempi di Lord
Palmerston.
5. La funzione del B’nai Brith era di fungere da
copertura a operazioni di spionaggio per conto dei Montefiore e dei
Rothschild, operanti tramite le massonerie, gli Odd
Fellows, e un altro ramo di rito scozzese chiamato Cavalieri
del Cerchio d'Oro, che rappresentarono la scuola di addestramento
per tutta la dirigenza politica e militare degli Stati Uniti.
Nell'ambito dei Cavalieri del Cerchio d'Oro si sviluppò
Sulle orme dei commercianti di tessuti che avevano posizioni di primo
piano nel B'nai Brith entrarono in scena negli Stati Uniti i Picciotti
di Mazzini, che organizzarono la mafia (dal motto «Mazzini
Autorizza Furti Incendi Attentati»?) a New Qrleans, New York e
Palermo. In essa si distinse un certo Macheca che creò la banda degli Innocenti.
Alle dipendenze dei Seligman e di altri banchieri sionisti agli ordini
del governo inglese, il generale Pike coi suoi tagliagola incappucciati - i Ku Klux Klan - e Macheca coi suoi Innocenti
in mantello bianco e la croce di Malta scorrevano nelle terre del Sud
America scatenando tale ondata di violenza da distruggere, pochi anni
dopo l'assassinio di Lincoln, il programma di ricostruzione e di
emancipazione degli schiavi messo a punto da Lincoln stesso.
Alla morte di Bacheca, linciato dalla folla che lo aveva strappato di
prigione, la mafia si diede all’attività commerciale creando
6. Alla scuola di Oxford, in Inghilterra, lo scozzesismo si
fonde con la corrente socialista iniziata da Ruskin che confluì alla Round
Table, al RIIA e agli ambienti della Trilaterale
Dalla
Round Table al RIIA
1. Il 19 maggio 1919 il colonnello EDWARD MANDELL HOUSE, membro della massoneria illuminista e
sinarchica dei Masters of Wisdom
e della Round Table, invitava
a pranzo un certo numero di delegati inglesi e americani, appartenenti
come lui stesso alla Round Table e alla Conferenza della Pace.
Dalla parte americana c'era il rabbino Stephen Wise e altri che House
stesso aveva collocato attorno al presidente degli Stati Uniti T.W.
Wilson; dalla parte inglese House aveva chiamato un folto gruppo di
altri membri della Round Table di tendenza socialista. C'erano anche
J.M. KEYNES e R.H. TAWNEY, autori di opere che preconizzavano un nuovo
ordine mondiale fondato sulla dottrina socialista (che in Keynes sembrò
raggiungere l'espressione più pura). Entrambi intendevano stabilire una
cooperazione con Mosca, e intorno ad essi gravitavano persone che ebbero
parte importante nella promozione del socialismo anglo-americano: C.
Rabinovitch, B. Shaw, B. Russel, S. Webb, H.G. Wells, ecc. Costoro
appartenevano alla Fabian Society, che auspicava una federazione
mondiale socialista incentrata nell'impero britannico. Shaw aveva
proclamato in pubblico: «Noi siamo socialisti, e il partito russo è il
nostro» (H. PEARSON Bernard Shaw, 1949).
Dall'incontro all'Hotel Majestic nacque l'idea di un
organismo anglo americano per lo studio dei problemi internazionali,
idea che si concretizzò nel British
Institute of International Affaires, con sede a Londra, in quella
stessa Chatham House dove
risiedeva
La branca americana dello stesso istituto prese il nome di Council
of Foreign Relations (CFR).
Queste istituzioni, che hanno una importanza fondamentale nella Politica
anglo americana, si svilupparono quindi sul ceppo dell’ideologia
socialista di Rouskin, fabiana e keynesiana, decisamente filocomunista;
e sono al centro di diverse convergenze, quali lo scozzesismo massonico,
che fa capo alla corona reale, l'alta finanza mondialista, sia
anglo-americana, sia israelitica, e anche una notevole venatura di
esoterismo, per via di ELENA BLAVATSKY, fondatrice della società
teosofica, di ANNIE BESANT, e di altri apporti iniziatici che risalgono
al tempo di Palmerston (BULWER LYTTON).
2. Il RIIA ha le sue versioni o collegamenti:
a) nel Commonwealt britannico, cioè
- in Canada: CIIA;
- in Pakistan: PIIA;
- in Australia: AIIA;
- in Terra Nuova;
- in Nuova Zelanda: NZIIA;
- in Egitto;
- nel Sud Africa: SAIIA;
- nel Niger;
- in India: ICWA;
b) nei paesi dell'Europa Occidentale, tramite il Centro di
Studi di Politica Estera (CEPE):
- Francia: IFRI;
- Finlandia: FIIA;
- Belgio: IRRI;
- Svezia: UI;
- Germania: DGAP;
- Norvegia: NUPI;
- Austria;
- Paesi Bassi;
- Svizzera;
- Iran;
- Italia: IAI (Istituto Affari Internazionali) e ISPI (Istituto per gli
studi di Politica Internazionale)
C) in Asia,
- Cina Popolare: CPIFA;
- Singapore: SIIA;
- Cina Nazionalista: IIR;
- Vietnam: VCFR;
- Corea: KIIA;
- Israele: IISIA;
- Giappone: JITA;
d) nei paesi comunisti dell'Est:
- Unione Sovietica: Istituto d'Economie Mondiale et de Relations
Internationales;
- Bulgaria;
- Germania Orientale;
- Yugoslavia;
- Romania;
- Ungheria;
- Polonia: PISM.
e) Una considerazione a parte meritano le istituzioni
anglo-americane collegate al RIIA: Institute Atlantique, Brookings
Institution, Pugwash, Institut International d'Analyse des Systemes
Appliqués (IIASA), ecc.
3. Il distaccamento italiano del RIIA è l'Istituto Affari
Internazionali (IAI), creato nel 1965 dalla Fondazione Olivetti,
dall'Associazione di cultura politica Il Mulino e dal centro studi
Nord-Sud su proposta del deputato Altiero
Spinelli.
Così informa il Moncomble, che aggiunge le notizie seguenti, che
riportiamo su sua responsabilità.
- Lo Spinelli è membro della Commissione della Comunità
Europea, capo del Movimento Federalista Europeo dal 1945 al 1961; nel
1976 si presentò alle elezioni nella lista comunista. Il suo
sinistrismo a tutti noto non impedì che gli fosse affidato un incarico
che lo metteva al corrente di tutti i segreti della politica industriale
e tecnologica dei nove paesi del Mercato Comune. E’ anche un
Bilderberg (v. p. 46).
- Ma il patrono
dell'IAI è GIANNI AGNELLI,
suo grande amico, che «in Italia rappresenta ciò che è Rockefeller
negli Stati Uniti» (Le Figaro, 11 marzo 1974). Egli è capo della Fiat,
un'industria che impegna 250.000 persone, e tramite l'Istituto
Finanziario Industriale (IFI) si estende a industrie, banche, edizioni,
giornali, non solo in Italia ma anche all'estero (Lancia, Ferrari,
Magurus Deuz, Seat, Togliattigrad). In particolare controlla
E’ membro del partito repubblicano, attorno al quale ha convogliato la
borghesia laica. Tramite L'Espresso provocò le dimissioni di Leone.
Tramite Caracciolo acquistò la partecipazione al giornale comunista
Paese Sera, Le sue idee filocomuniste sono note.
Legatissimo a David Rockefeller, di cui condivide il programma
mondialista, egli pensa che l'Italia, tramite il Pci, deve diventare la
prima testa di ponte nel processo di integrazione tra il comunismo e il
capitalismo occidentale (LEVINSON C. Vodka-Cola, Vallecchi, Firenze
1978, pp. 336).
Giorgio Amendola scrive a suo riguardo su Newsweek: «La
crisi mondiale, monetaria ed economica, è divenuta per l'Italia una
crisi di produzione. Noi comunisti sappiamo che c'è una crisi vera, e
non una manovra dell'imprenditore Agnelli... Non vogliamo la
nazionalizzazione della Fiat: vogliamo aiutare Agnelli a risolvere i
suoi problemi» (Le Monde, 18 ottobre 1974). Ciò fa dire a Viglione,
presidente socialista della regione Piemonte: «Agnelli
ci ha tenuti all'oscuro di tutto, secondo la sua abitudine; del resto,
in assenza di una politica estera da parte del governo, è lui che in
parte detta la politica estera italiana» (Valeurs Actuelles, 22
agosto 1977).
Le sue simpatie per il Pci sono in linea con gli intendimenti della
Trilaterale.
-- Grande influsso sull’AII ha pure GUIDO CARLI, già governatore della Banca d'Italia, che ha entratura
sia presso i dirigenti finanziari di Washington, sia presso quelli di
Mosca; ha collaborato con Agnelli alla costruzione della Fiat di
Togliattigrad. Si incontrava notoriamente con George Ball, consigliere
di politica estera di Carter. Come Agnelli, è Bilderberg, membro della
Trilaterale e dell'Istituto Atlantico
-- Altro uomo di primo piano dell’IAI è ARRIGO LEVI, già
direttore de
Il Moncomble riporta il seguente elenco degli appartenenti
all’IAI e all’Istituto Atlantico.
Tale appartenenza va valutata nel realismo dei ruoli assunti in seno
alle stesse istituzioni, senza pregiudiziali negative di principio
-
Agnelli
Giovanni, Trilaterale, Bilderberg, FIAT, Chase Manhattan Bank
-
Amato
Giuliano
-
Benvenuto
Giorgio, Uil
-
Carli
Guido, B, A, Confindustria, Banca d’Italia
-
Colombo
Furio,
-
Cossiga
Francesco, B, dc
-
Dini
Lamberto
-
-
Peccei
Aurelio, B, A, Club di Roma
-
Prodi
Romano
-
Saragat
Giuseppe, psdi
-
…
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…
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…