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Antonio Fazio
e lo scontro tra Opus Dei & Rothschild…
Marcello Pamio - 22/12/2005
Antonio
Fazio ieri si è dimesso dalla carica di governatore di Bankitalia.
Qualcuno sta ancora festeggiando, qualcun altro invece - magari nelle
oscure stanze dell’Opus Dei di via Bruno Buozzi
Dopo 12 anni di mandato lascia il Palazzo Koch di Via Nazionale «per
il bene del paese» dicono all’unisono i nostri umili governanti.
Cosa farà adesso? Con quale incarico verrà premiato per i suoi servigi
alla società e soprattutto per sopperire allo stipendio miliardario (2
miliardi di vecchie lire, pari a oltre 160 milioni al mese)?
Al suo illustre predecessore è andata molto bene. Carlo Azeglio Ciampi
oggi ricopre la prestigiosa carica di Presidente della Repubblica.
(Ricordiamo che è stato lo stesso Ciampi a voler Fazio come successore.
All’epoca Fazio era vicedirettore generale e ha “magicamente”
scavalcato il direttore generale che era Lamberto Dini…)
Eppure…l’attuale
capo dello Stato ha nel suo armadio qualche scheletruccio di troppo!
Nel settembre 1992, quando dirigeva la Banca
Centrale
nel governo, guarda caso, di Giuliano Amato, ritardò una speculazione
della sterlina da parte del filantropo George Soros contro la lira che ne causò la sua
svalutazione del 30%. Nel vano tentativo di arginare l’attacco,
l’esperto di finanza Ciampi prosciugò le riserve in valuta estera
della Banca d’Italia: ben 48 miliardi di dollari (quasi 100 mila
miliardi di vecchie lire)!!!
Stranamente pochi mesi prima di questa speculazione criminale, per
l’esattezza il 2 giugno 1992, avvenne un incontro segreto a bordo del
panfilo reale della regina Elisabetta II d’Inghilterra, il Britannia,
al largo di Civitavecchia. A bordo vi erano esponenti del mondo bancario
e finanziario e lo scopo era quello di complottare la completa
privatizzazione delle partecipazioni statali e dell’industria di Stato
a prezzi stracciati a seguito proprio della svalutazione della lira
provocata da Soros & Co. Nel mega yacht vi salirono i rappresentati
delle banche Barings, Warburg, Barclays, ecc.; personaggi come Mario
Draghi, il direttore generale del ministero del Tesoro dell’epoca,
Beniamino Andreatta, George Soros e la stessa regina Elisabetta che si
è occupata dei saluti ufficiali.
Il
miliardario ungaro-statunitense Soros, abituato a far crollare le
economie di interi paesi (vedi la crisi delle Tigri asiatiche), è lo
stesso che ha incontrato recentemente Francesco Rutelli e Romano Prodi
(ex consulente della Goldman Sachs). Forse i due navigati politici
avevano bisogno di qualche consiglio su come gestire al meglio il
prossimo governo, dal punto di vista economico?
Se a Ciampi, che ha lasciato svuotare le casse della Banca d’Italia, gli
hanno regalato il Quirinale,
cosa mai offriranno a Fazio per i suoi servigi? In fin dei conti non ha
controllato quello che doveva controllare, non ha impedito quello che
doveva impedire (Cirio, Parmalat & co), e per finire ha tentato di
scalare quello che non doveva scalare. Per non parlare delle tonnellate
di oro (tra le 450 e le 1500 tonnellate) che
Insomma
diciamolo: un curriculum di tutto rispetto!
Gli stessi che stanno decidendo il premio di produzione per Fazio,
stanno anche decidendo il suo sostituto (e non mi riferisco al governo
fantoccio di Berlusconi). Alcuni nomi già circolano e sono molto
interessanti: Mario Draghi (Banca Mondiale, gruppo Bilderberg,
vice presidente della Goldman Sachs), Mario Monti (Bilderberg,
appena "assunto" dalla Goldman Sachs), Tommaso Padoa Schioppa
(Aspen Institute, Commissione
Trilaterale, Bilderberg),
Domenico Siniscalco (RIIA, Royal
Institute for International Affairs, il governo invisibile
britannico), Vittorio Grilli (Aspen Institute), Lamberto Dini
(ex vice presidente della BIS, la Banca
per i Regolamenti Internazionali, Cavaliere di Gran Croce, Fondo
Monetario Internazionale).
Ci
siamo capiti, vero?
Il posto vacante di governatore, una delle poltrone più potenti e
prestigiose dello scenario italiano, sarà prontamente occupata da uno
di questi personaggi: una persona vicina a quelle che il ricercatore del
Centro Studi Monetari, Marco Saba, definisce le Brigate
Rothschild! Membro quindi del gruppo elitario dei Bilderberg o della
Commissione Trilaterale (commissione elitaria che lega USA, Europa,
Giappone), o per che no, della banca d’affari più potente al mondo
Quindi il religiosissimo Antonio
(proprio ieri è andato a stringere la mano al capo dell'Opus Dei: Benedetto XVI), è
il capro espiatorio dello scontro al vertice tra l’Opera
(Obra), comunemente noto come
Opus Dei, e quelle fazioni vicine agli imperi anglo-ebraici come
Rothschild, Warburg, Barings, Goldman Sachs, ecc.
Chi
vincerà? Lo sapremo tra qualche giorno, e mentre attendiamo trepidanti,
il governo, burattino dei Poteri Forti, ha blindato il disegno di
legge sul risparmio in discussione alla Camera, mettendo la fiducia su
due emendamenti: l'articolo 19.100 su Bankitalia (mandato a termine di 6
anni per il governatore) e il 30.100 - guarda caso - sul falso in
bilancio.
Evviva i marpioni e la finanza creativa!!!